Pittura a Bottega

Domenica e riprendo a scrivere. Purtroppo lunedì scorso non ho potuto pubblicare nulla, ma più che purtroppo, per fortuna, poiché sono stata impegnata con la mia prima presentazione d’artista. Bellissima esperienza, che mi ha, innanzitutto, formata, mi ha aiutato a superare la timidezza che ho, mi ha dato la possibilità di dimostrare che oltre la scrittura posso esprimere qualcosa anche con la voce.

Tutto questo grazie ad uno stupendo artista della mia città che mi ha chiesto di raccontare la sua professionalità, che dura da ben vent’anni, alla presentazione di un laboratorio artistico “a bottega” che svolgerà nei prossimi mesi. Il Maestro Centonze, infatti, con la collaborazione di Casa Netural, cooworking materano, ha inaugurato un laboratorio per studiare le tecniche del disegno e della pittura, dalla matita all’olio, passando per la tecnica sanguigna e il carboncino. Tutto questo “a bottega”, direttamente nel suo studio, com’era in uso nel Rinascimento, quando gli artisti per imparare le tecniche dovevano recarsi direttamente nello studio del maestro e imparare durante il suo lavoro. Così sono nati gli allievi di Michelangelo, gli allievi di Van Dyck. Se non erro proprio su di lui gli  studiosi sostengono che spesso i volti e le mani dei protagonisti delle sue tele sono del maestro, tutto il resto è  opera dei suoi allievi.

In parole semplici, ha deciso di aprire le porte della sua grande conoscenza artistica e di mostrare com’è possibile davvero per tutti imparare a disegnare, se non artisticamente, correttamente. Quello che sostengo sempre anch’io in questo blog, l’arte è alla portata di tutti, sia nel compierla che nel capirla. Questo non significa che possiamo tutti diventare come Tiziano, né essere dei critici d’arte eccellenti, ma possiamo, con fatica e sudore, ottenere dei risultati ottimi.

Questa propensione del cervello a essere creativo mi fa impazzire, e Centonze lo ha sottolineato molte volte nel corso della spiegazione di quelli che sono gli argomenti che saranno affrontati nel corso. Per me che non so disegnare neppure una mela, che alla fine dei conti  si tratta di fare bene un cerchio e aggiungere una foglia a questo cerchio, avere qualcuno che mi dice “tutti possono disegnare correttamente, bisogna solo dare spazio alla parte destra del nostro cervello, l’emisfero che gestisce la capacità di non stereotipare le immagini, l’emisfero della creatività”. Messa così sembra davvero semplice eh? Ho pensato che parteciperò anch’io a questo corso, chissà se davvero riuscirò a diventare una brava disegnatrice, non artista perché per me l’arte è altro dalla capacità di disegnare. Quando avrò raggiunto dei risultati adeguati a non procurarmi una brutta figura con tutti voi, allora vi mostrerò il mio prima e dopo. Rideremo insieme della mia incapacità!!!

Ora vi lascio, ci vediamo presto con il mio prossimo articolo su un altro meraviglioso artista con la sua grandiosa opera d’arte.

 

xoxo